martedì 12 febbraio 2013

Nota AIFA n. 15


La nota 15 regolamenta la prescrizione di albumina.
La sua prescrizione a carico del SSN, su diagnosi e piano terapeutico di strutture specialistiche delle Aziende Sanitarie, è limitata alle seguenti condizioni:
  • dopo paracentesi evacuativa a largo volume nella cirrosi epatica
  • grave ritenzione idrosalina nella cirrosi ascitica, nella sindrome nefrosica o nelle sindromi da malassorbimento (ad es. intestino corto post-chirurgico o da proteino-dispersione), non responsiva a un trattamento diuretico appropriato, specie se associata ad ipoalbuminemia e in particolare a segni clinici di ipovolemia
Background scientifico

Il trattamento con albumina ha indicazioni non frequenti ed è spesso soggetto ad uso incongruo, sia in ospedale sia nella pratica extraospedaliera. L’ipoalbuminemia di per sé non è un’indicazione all’infusione di albumina.
L’uso di albumina o di altri colloidi in pazienti in condizioni critiche associate o meno a ipovolemia non è preferibile all’uso di soluzioni di cristalloidi.
Le soluzioni concentrate di albumina hanno specifiche indicazioni nella cirrosi, rappresentate dalla protezione della funzione renale post‐paracentesi e nella peritonite batterica spontanea.

Secondo linee guida non recenti elaborate da una Consensus Conference, l’albumina può trovare indicazione in pazienti in condizioni critiche con ipovolemia, ustioni estese o ipoalbuminemia.
Di maggior interesse per la pratica extraospedaliera è l’eventuale impiego di albumina nella cirrosi e nelle sindromi nefrosiche. Nella cirrosi è generalmente ammesso, con qualche riserva, un effetto favorevole dell’albumina dopo paracentesi evacuativa; più recentemente è stato riportato un effetto favorevole significativo di quantità molto alte di albumina sulla mortalità nella peritonite batterica spontanea (SBP, dall’inglese Spontaneous Bacterial Peritonitis), che rappresenta una severa e frequente complicazione nei pazienti cirrotici con ascite.
Secondo l’aggiornamento di maggio 2000 delle linee guida dello University Hospital Consortium l’uso dell’albumina dovrebbe essere limitato alle paracentesi evacuative ed evitato “l’uso dell’albumina senza paracentesi ”.
Occasionalmente, l’uso dell’albumina può apparire logico nella sindrome nefrosica o nelle condizioni di malassorbimento o proteino-dispersione intestinale, in cui l’edema massivo è associato a ipovolemia clinicamente manifesta (ipotensione, tachicardia, oliguria).
L’albumina non è rimborsata dal Servizio Sanitario Nazionale per altre indicazioni autorizzate.

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